Sapere e cultura

La città vecchia di Berna

Una passeggiata nel patrimonio dell’Unesco

Non a caso la città vecchia di Berna è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco: trovare un’altra città che abbia conservato il suo patrimonio storico come Berna è difficile. Le graziose strade acciottolate, le fontane in stile rinascimentale e gli edifici in pietra arenaria con facciate artistiche e portici straordinari affascinano e permettono di fare una piacevole passeggiata senza bagnarsi anche in caso di maltempo.

Accanto alle attrazioni note, come la Zytglogge (torre dell’orologio) o la Käfigturm (torre delle prigioni), gli angoli nascosti e le chicche da scoprire sono innumerevoli. Tra il Kornhaus (granaio) e la Fossa degli orsi si estende la parte più antica e interessante di Berna. La parte bassa della città vecchia è abbastanza piccola da poter essere ammirata in un giorno, eppure vale sempre la pena visitarla! Fosse anche solo per immergersi un po’ in tempi ormai lontani.

Consiglio di primavera: tour in e-bike

Tour in e-bike nella regione di Berna

Raccogliete momenti di piacere sui nostri dieci itinerari di punta nei dintorni di Berna, capitale della Svizzera e patrimonio mondiale dell'UNESCO. Al lago di Wohlen, nel Parco Naturale del Gantrisch, a Laupen, sull'altopiano del Frienisberg o nell'Emmental: ogni singolo tour circolare vanta panorami mozzafiato sulle Alpi bernesi e permette di scoprire le peculiarità della regione con tutti i sensi. Con una e-bike, l'escursione è molto piacevole e, senza motore, piuttosto sportiva. In sella, pronti, via! Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)

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Autunno culturale

Estate colorata

Berna è ricca di locali alla moda per godersi l'atmosfera serale, di luoghi ombreggiati per rinfrescarsi - sempre seguendo l'Aare - e l'ingresso alle piscine all'aperto della città è addirittura gratuito, di romantici angoli al tramonto e di tanti luoghi ed eventi colorati ed emozionanti da scoprire. Le escursioni estive con gli amici o la famiglia nella seconda capitale più verde d'Europa sono innumerevoli.

Cultura a Berna

Berna è idilliaca, stimolante, invitante, progressista e commovente.

Le esperienze e gli eventi non si limitano alla città di Berna; anche i dintorni, fino all'Emmental, all'Oberaargau, a Laupen e al Parco Naturale del Gantrisch, fanno parte del cosmo culturale di Berna. Un cosmo quasi infinito che è all'altezza del suo nome. Per fare luce nell'oscurità, vengono presentate sei liste di cose da vedere sui temi dell'arte e del design, della musica e degli spettacoli dal vivo, dell'architettura, delle arti e dei mestieri tradizionali, della storia e della cucina.

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10 attrazioni da non perdere Le 10 attrazioni più amate

1. Zytglogge torre dell’orologio

Il punto di partenza ideale per il vostro giro alla scoperta della città è la Zytglogge (torre dell’orologio), l’emblema per eccellenza di Berna. All’epoca della sua costruzione (1218-1220) fungeva da porta della città, marcandone il confine occidentale. Ben presto, però, Berna iniziò ad espandersi notevolmente, tanto che la torre si ritrovò improvvisamente nel centro della città e, perdendo la sua funzione difensiva, diventò prima torre carceraria e dal 1405 torre dell’orologio centrale.

Carillon del 1530

Ogni ora, circa 3 minuti prima dello scoccare dell’ora, il gallo canta per segnalare l’imminente volgere dell’ora. Poco dopo, la parata di orsi, che rappresenta la guardia cittadina, fa il suo giro orario e il giullare è così libero di annunciare di proposito l’ora in anticipo. L’ora piena è scandita dai quattro rintocchi della campana del quarto d’ora. Crono, dio del tempo, gira la sua clessidra e innalza lo scettro al ritmo dei rintocchi.

2. Kramgasse e Gerechtigkeitsgasse L’asse centrale della città vecchia di Berna

La ex Märitgasse

Fino al XIX secolo era il centro della vita urbana di Berna e nel Medioevo era la piazza del mercato. Dopo la riforma, le bancarelle del mercato furono sostituite da negozi; la parte superiore della ex Märitgasse divenne Kramgasse e la parte inferiore Gerechtigkeitsgasse. In mezzo alla strada si trovavano i tribunali comunali con la gogna e il seggio in pietra del giudice.

Tra le nobili case borghesi con facciate barocche mirabilmente lavorate c’è sempre qualcosa di interessante da scoprire. Ad esempio, la più antica farmacia di Berna (n. 2) del 1527, l’antica residenza di Albert Einstein (n. 49) o le case delle corporazioni dei patrizi bernesi riccamente decorate.

3. Fontane storiche decorate Magnifica arte rinascimentale

Le undici fontane storiche decorate di Berna sono magnifici esempi di arte rinascimentale e conservano ancora oggi la loro forma originale. Anche se ognuna ha la sua storia e il suo significato, le sontuose fontane simboleggiano tutte la prosperità della borghesia del tempo.

Kindlifresserbrunnen (fontana dell’orco mangiatore di bambini)

La fontana più originale della città è quella del Kindlifresser (Kornhausplatz 18), sulla cui colonna si erge un temibile gigante nell’atto di ingurgitare voracemente un bambino. Lo scopo della fontana, costruita nel 1545 e commissionata dalla città, è forse quello di spaventare i bambini disobbedienti? Oppure si tratta di una rappresentazione del dio greco Crono che sposò sua sorella Rea e, per paura di essere un giorno spodestato dai figli, mangiò tutti i suoi discendenti? O forse raffigura il diavolo della Divina commedia che divora le anime dei peccatori?

Purtroppo, non ci sono testimonianze in proposito e il suo significato rimane ancora oggi un mistero.

4. Municipio Il cuore politico della città

Il fulcro della politica

Il municipio di Berna è ancora oggi il centro politico della città e del Canton Berna. Parlamento cantonale e consiglio comunale si riuniscono qui per sessioni, riunioni e conferenze, continuando ad animare la vita politica dietro alle mura storiche

.
L’edificio fu costruito tra il 1406 e il 1415 in stile tardogotico e fu messo in funzione già nel 1414. Per diversi secoli il municipio non è stato utilizzato solo dai politici: qui si trovavano anche archivio, volta del tesoro, zecca e tipografia dello Stato.

5. Nydeggkirche (chiesa di Nydegg) Dove Berna affonda le sue origini

Fortezza, cappella, deposito di botti e chiesa

All’estremità inferiore della Gerechtigkeitsgasse vale la pena dare un’occhiata alla chiesa di Nydegg. Questa fu costruita sulle antiche mura, ovvero il luogo presso cui nacque Berna nel momento in cui il fondatore della città, Berthold V. von Zähringen, costruì qui una fortezza chiamata Nydegg nel 1191; si trattava di una dogana e di un posto di controllo per l’attraversamento dell’Aar di nuova realizzazione.

Al suo posto, nel 1341 venne costruita una prima cappella, il cui coro con la piccola nicchia sacramentale è stato conservato fino ad oggi. La costruzione tardogotica della chiesa iniziò nel 1480 con l’edificazione della torre. Dal 1494 seguì la nuova costruzione della navata e dell’arco trionfale verso il coro. La Riforma del XVI secolo rese la chiesa di Nydegg superflua per diversi anni, durante i quali fu usata per altri scopi e funse temporaneamente da deposito di botti per gli osti.

L’8 luglio 1995 una coppia omosessuale ha ricevuto qui la benedizione ecclesiastica, per la prima volta in Svizzera.

6. Parco degli orsi A Berna l’orso è onnipresente

Gli orsi in vita di Berna

Nel 1224 l’orso fu dichiarato animale araldico ufficiale della città. Nel 1513 mercenari bernesi portarono con sé un orso catturato in guerra, per il quale fu costruito un piccolo recinto sull’attuale Bärenplatz. Da allora in città si sono sempre tenuti orsi vivi, tranne negli anni 1798-1810 quando le truppe napoleoniche portarono a Parigi gli esemplari del recinto.

Il parco degli orsi e la vecchia fossa degli orsi

I tre orsi bruni bernesi vivono nel parco dell’Aarehang dal 2009. L’area di circa 5000 m² si estende dall’ex fossa degli orsi fino alle rive dell’Aar e offre ai suoi abitanti tutto ciò di cui hanno bisogno. Inoltre, sono stati predisposti bellissimi sentieri per i visitatori, dai quali è possibile osservare gli orsi in pace e tranquillità. Niente a confronto con la precedente fossa degli orsi, assolutamente imparagonabile al modo in cui vivono oggi questi animali.

7. Rosengarten (giardino delle rose) Un parco con un panorama unico sulla città vecchia

Posizione perfetta per scattare fotografie

Per fotografare la città vecchia, l’ideale è partire alla volta della breve salita che porta al Rosengarten. Oltre alla magnifica vista sul centro storico di Berna e sulle Alpi, il Rosengarten incanta in estate con circa 250 specie di rose fiorite.

Grazie alla magia della fioritura dei ciliegi in primavera, ai colori vivaci in autunno e all’accogliente veranda per gustare la fonduta del ristorante Rosengarten durante i mesi invernali, ogni momento dell’anno è ideale per visitare il giardino delle rose.

Il cimitero

Poiché non c’era abbastanza spazio nel cimitero, nel 1765 la città iniziò ad utilizzare l’area dello Stalden per le sepolture. Il nuovo cimitero era chiamato già allora Rosengartenfriedhof, più tardi si utilizzarono anche le varianti Rosengarten Totenhof o Rosengarten Totenacker. Il nome Rosengarten è dunque molto più antico del parco odierno e non ha nulla a che vedere con l’attuale collezione di rose. Piuttosto, è stato sinonimo di cimitero per secoli.
Il cimitero, che all’epoca era difficile da raggiungere, non era stato progettato per attirare particolarmente l’attenzione con le sue tombe. Probabilmente questo è uno dei motivi per cui qui sono stati sepolti più lavoratori a giornata e operai che ricchi.
Nel 1900 la Società femminile svizzera di utilità pubblica (SGF) si presentò alla città chiedendo di trasformare il cimitero Rosengarten in area verde. La trasformazione in parco per il tempo libero avvenne per tappe e solo dal 1913 il giardino è un parco pubblico.

8. Il quartiere della Matte Il quartiere più antico di Berna

Il quartiere della Matte si raggiunge attraversando l’antico ponte Untertor, che per molto tempo è stato l’unico modo per passare dall’altra parte dell’Aar. Situata sotto la vera e propria città vecchia, direttamente sulla riva del fiume, questa è la parte più antica e probabilmente anche più suggestiva della città. Le secolari case dalle facciate sinuose e gli angoli appartati direttamente sul fiume creano un’atmosfera speciale e fanno venire voglia di fare una passeggiata.

Un bagno per Casanova

In passato qui si trovava il famigerato quartiere a luci rosse e portuale di Berna e la zona non era particolarmente piacevole. Qui erano ormeggiate imbarcazioni e zattere e l’acqua attirava anche gli scarichi delle orribilmente maleodoranti concerie. Sotto la piazza Mühlenplatz, nella stagione umida, è visibile ancora oggi un marchio circolare derivante dai resti di una tinozza da concia.

Particolarmente noti erano i bagni che accoglievano bordelli. Pare che qui nel 1760 si sia divertito anche Giacomo Casanova e che l’immoralità apertamente esibita turbasse profondamente molti.

Nella Badegasse si può prendere l’ascensore (Mattelift) per salire alla cattedrale. I più allenati possono cimentarsi con i 183 scalini in legno della scala del XIV secolo.

Il torrente Matte e i lavatoi

Fino al XIX secolo il piccolo torrente era aperto per tutta la sua lunghezza e il suo percorso attraverso il quartiere non era così lineare come oggi.

Lungo le sue sponde si trovavano dei lavatoi presso cui chi se lo poteva permettere faceva lavare il bucato dalle lavandaie. All’epoca il quartiere aveva cinque lavatoi, uno dei quali si trova ancora oggi al numero 19 della Gerbergasse. Alcuni documenti storici ne testimoniano l’esistenza già nel XVII secolo. Oggi la «Wöschhüsi» viene utilizzata per eventi culturali ed è disponibile per essere affittata.

L’inglese della Matte

Il quartiere della Matte ha visto evolversi tra i giovani uomini il cosiddetto inglese della Matte, un gergo giovanile o segreto tramandato di padre in figlio. In passato si usava per non farsi scoprire in caso di traffici illeciti. Oggi è possibile frequentare veri e propri corsi di questa lingua, anche se il «Mattenberndeutsch» non esiste più come sottodialetto a sé stante.

9. La cattedrale di Berna (Münster) La maggiore chiesa tardomedievale della Svizzera

La cattedrale riformata di Berna è la più grande e importante chiesa tardomedievale della Svizzera. La prima pietra fu posta nel 1421. Prima di questa data qui si trovava la Leutkirche, una cappella costruita intorno al 1190 in occasione della fondazione della città. Il campanile fu interrotto nel 1521 all’altezza dell’ottagono inferiore (quasi 61 metri) e completato solo tra il 1889 e il 1893 fino a raggiungere la sua altezza finale di ben 100 metri, che lo rende il campanile più alto della Svizzera.

Ammirate le raffinate finestre della chiesa, la volta del coro accuratamente realizzata e gli straordinari capolavori degli scalpellini. Oppure salite i 312 gradini in pietra fino alla piattaforma panoramica del campanile della chiesa a 64 metri di altezza, per ammirare la vista mozzafiato sulla città vecchia e sull’Aar fino alle vette dell’Oberland bernese.

Il portale principale

L’elemento più importante e famoso della cattedrale è il portale principale sul quale è raffigurato il Giudizio universale con un totale di 294 figure. Sculture di profeti, angeli, Cristo giudice del mondo, martiri e dannati trasmettono ai fedeli un’immagine vivida del giorno in cui saranno giudicati i vivi e i morti.

La piattaforma della cattedrale

L’ex cimitero è oggi un popolare luogo di ritrovo. Con le numerose panchine e i castagni sotto cui ripararsi dal sole, la piattaforma della cattedrale è un luogo ideale per rilassarsi e riposarsi.

Sulla balaustra meridionale si trova una targa commemorativa per lo studente Theobald Weinzäpfli, sopravvissuto a una caduta da cavallo dal muro della piattaforma il 23 maggio 1654 e morto nel 1694 quando era sacerdote.

Dal 1897 l’ascensore passeggeri elettrico Mattenlift, noto anche come Senkeltram, collega la piattaforma con il quartiere della Matte sull’Aar.

10. Erlacherhof Palazzo pubblico tardobarocco

Probabilmente l’edificio più incredibile della città vecchia

I proprietari, Hieronymus von Erlach e suo figlio Albrecht Friedrich, erano entrambi ufficiali al servizio dell’esercito austriaco. Questo potrebbe essere il motivo per cui trovavano piacevole lo sfarzo cattolico-barocco. Il palazzo è un vero e proprio castello in mezzo alla città vecchia, in netto contrasto con lo sviluppo uniforme della città e con lo stile sobrio della mentalità protestante.

L’Erlacherhof è l’unica residenza del centro storico di Berna ad avere un cortile d’onore che, chiuso da un magnifico cancello di ferro, doveva consentire la partenza in carrozza. Il portico è una particolarità, in quanto raro in edifici di questo genere: venne costruito perché la legislazione bernese richiedeva a tutti i proprietari terrieri di garantire passaggi coperti e asciutti in città.

Dal 1857 l’Erlacherhof è sede del sindaco di Berna.

Particolarmente interessante è il giardino barocco a terrazze che oggi ospita piante ornamentali storiche.

Mangiare e bere Piacere per il palato

Kornhaus Gusto e atmosfera nella sfarzosa cantina a volta

Un luogo di incontro culturale, artistico e gastronomico. La cantina a volta ha un’atmosfera quasi sacra e le dimensioni della sala sono affascinanti quanto i suoi 300 anni di storia.

Gli amanti della buona tavola ne saranno entusiasti: delizie mediterranee, dolci fatti in casa e classici svizzeri sono cucinati con amore. Nella parte superiore si trova il bar della galleria, ideale per un aperitivo o un digestivo dopo cena.

Ristorante Verdi Un omaggio a Giuseppe Verdi

Il locale, racchiuso tra mura antiche e tortuose, ha un interno chic con molti oggetti di scena, sculture e dipinti dell’epoca di Giuseppe Verdi. Il ristorante omaggia il famoso compositore d’opera anche musicalmente, accompagnando le cene degli ospiti con le sue appassionate melodie.

La cucina è un omaggio all’Emilia, la patria del grande compositore italiano. La cantina visitabile offre oltre 100 vini, tra cui Chianti di prima categoria, il vino preferito di Verdi; in ogni viaggio all’estero portava con sé diverse bottiglie.

Belle Epoque Stile liberty e tartare

Entrando nel locale si respira subito l’atmosfera che ricorda il passato. Intorno ai tavoli rotondi ci sono sedie di Eugène Gaillard, le pareti sono decorate con originali di Klimt, Hodler e Toulouse-Lautrec e dal soffitto pendono lampadari cangianti di noti artisti dello stile liberty.

Gustate una deliziosa tartare di carne di manzo o un pezzo di torta accompagnato da un caffè fumante.

Cinématte Ristorante, bar, cinema

Nel vecchio mulino del quartiere della Matte troverete una combinazione di cinema, bar e ristorante unica a Berna. Gli appassionati di cinema possono gustare un menu di quattro portate dopo la proiezione e poi sorseggiare un drink al bar. O viceversa: prima il cibo, poi il film e infine la tappa al bar. Questa combinazione è un vero piacere per occhi e palato, e il tutto in una splendida posizione con vista diretta sull’Aar.

Biercafé Au Trappiste Oltre 100 eccellenti tipi di birra

Gli amanti della birra hanno l’imbarazzo della scelta. La carta propone oltre 100 specialità di birra. Metà di queste vengono costantemente sostituite, affinché i clienti abituali possano scoprire sempre qualcosa di nuovo.

Nella parte posteriore del caffè, durante l’ultima ristrutturazione è stato scoperto un soffitto dal grande valore artistico risalante al 1470, il più antico di Berna. Sui muri in pietra sono visibili tracce nere, che risalgono all’incendio della città vecchia di Berna del 1405.

Kreissaal Bar Whisky e jazz tra mura in pietra arenaria

Design alla moda in un ambiente medievale con musica jazz. Una raffinata selezione di single malt scozzesi e irlandesi, pure pot still e whisky al bourbon, nonché cocktail miscelati e birra alla spina.

Dal 1834 al 1876 fu il primo luogo pubblico di assistenza al parto.

Restaurant Commerce Storia culturale bernese e cucina spagnola

Il variegato menu propone deliziosi piatti spagnoli per tutti i gusti, preparati al momento.

Nel Medioevo questo era il luogo in cui si cuoceva il pane, in seguito ha ospitato una mensa per i poveri e quindi è diventata la vecchia locanda della città. Nel 1947, Juan Augé rilevò il locale e lo trasformò in un prestigioso ristorante di specialità spagnole, che divenne il luogo di incontro di artisti locali e di fama mondiale.

Café Postgasse Cucina casalinga e bouillabaisse

Il locale più mediterraneo di Berna. Le «moules marinières» in inverno e la «bouillabaisse» in estate sono i suoi piatti noti ben oltre i confini della città. Oppure assaggiate i tipici Hörnli svizzeri con carne macinata e mousse di mele. Il «Poschtgässli» offre atmosfere accoglienti e incanta i suoi ospiti con fascino e calore.

Klösterli Weincafe Enoteca e caffetteria

Nell’ambiente molto elegante di un edificio costruito nel 1759 troverete vini squisiti, caffè italiano di prima categoria e il miglior cibo. Il menu vanta prelibatezze come l’«entrecôte Café de Klösterli», che viene fritto direttamente nella padella di rame. Per un pasto meno abbondante si consigliano le specialità regionali preparate sulla piastra d’ardesia e i diversi antipasti.

Harmonie La bontà della cucina della nonna

Oltre alla leggendaria fonduta di formaggio, il suggestivo e tradizionale ristorante della città vecchia serve deliziose specialità svizzere della cucina della nonna.

Volver Bar Tapas Café TakeAway

Bar piccolo e ricco di stile con grande scelta di vini e drink. Serve anche tapas con salse fatte in casa.

Storia Da dove deriva il nome Berna

Fondazione della città

Nel 1191 il duca Berchtold V von Zähringen commissionò al nobile Cuno von Bubenberg la costruzione di una città su una penisola con una protezione naturale su tre lati. La Zytglogge (torre dell’orologio) fu la prima porta della città. La città crebbe rapidamente, espandendosi notevolmente. Intorno al 1300 la Käfigturm (torre delle prigioni) divenne la nuova porta principale e nel XIV secolo seguì il terzo e ultimo ampliamento medievale che giunse fino all’attuale stazione centrale.

Il grande incendio della città

Il 14 maggio 1405, poco prima delle cinque del pomeriggio, nella Brunngasse scoppiò un incendio. In poco tempo un potente vento da nord soffiò le fiamme fino alla riva opposta dell’Aar. 650 case di legno bruciarono e 100 persone persero la vita. In fase di ricostruzione, il governo ordinò che da quel momento in poi a Berna venissero eretti solo edifici in pietra.

Da dove deriva il nome Berna. Leggende e ipotesi

Le teorie e le interpretazioni sono molteplici, ma ad oggi non è ancora chiaro da dove derivi il nome di Berna.

La più popolare è certamente la leggenda secondo cui il duca Berchtold V. von Zähringen ordinò una caccia nei querceti circostanti spiegando che il primo animale cacciato avrebbe dato il nome alla città. Fu preso un orso e da qui nacque il nome: orso in tedesco è Bär, in tedesco bernese è Bärn, pronunciato Bern (nome tedesco di Berna).

Una nuova pista si è fatta largo nel 1984, al momento del ritrovamento di un insediamento celtico nella penisola dell’Enge, molto più antico di quello della Berna zähringese. Gli scavi ritrovarono una tavoletta in zinco su cui era iscritto «Brenodor». Secondo le ricerche attuali, questa sarebbe la derivazione più convincente del nome della città di Berna. La parola celtica «berna», ovvero «spaccatura», potrebbe riferirsi al luogo presso il ponte Nydegg, dove l’Aar segue il suo percorso tra le rocce.

L’orso come animale araldico

Gli orsi a Berna sono onnipresenti: si trovano nel carillon della Zytglogge (torre dell’orologio), disegnati sulle facciate, raffigurati sulle fontane, o di panpepato e di cioccolato. Anche BLS ha chiamato i suoi treni a due piani «Mutz» (altro modo per dire orso). Il primo uso noto dell’orso come emblema della città di Berna è un sigillo cittadino del 1224. Anche sulla moneta bernese più antica del 1228 è raffigurato un orso.

Si pensa che il legame tra Berna e l’immagine dell’orso sia nato nell’etimologia popolare. D’altra parte, gli scavi a Muri vicino a Berna hanno rivelato una figura romana in bronzo della dea Artio, raffigurata con le sembianze di un’orsa.

Come arrivare

La città di Berna è situata nel cuore della Svizzera ed è facilmente raggiungibile in treno. Anche in città è facile muoversi con i mezzi pubblici grazie alla capillare rete dei trasporti locali.

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